Vivi la Costiera Amalfitana: Feste e Tradizioni

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Feste religiose o legate alla tradizione e alla gastronomia locale, ogni occasione è quella giusta per ritrovarsi negli splendidi scenari della Costiera e vivere le allegre atmosfere che sanno di antico.

Ogni centro urbano festeggia almeno due volte l’anno il Santo o la Santa che lo proteggono da sempre dai pericoli, riproponendo anche in inverno la stessa festa che normalmente ricade in estate e che in questo periodo  assume una dimensione più intima e riservata capace di far emergere il senso di spiritualità che ha unito da secoli gli abitanti ai propri santi.

Poi ci sono le feste religiose legate ai momenti fondamentali dell’anno: Natale, Pasqua e la solennità del Corpus Domini.

Non mancano, infine, le feste legate alla tradizione con le sagre dei prodotti locali che fondono la storia con la gastronomia in un connubio che lascia tutti soddisfatti. Sicuramente vivere il tempo della festa in Costiera significa fare esperienza dello spirito più genuino dei suoi abitanti.


Feste Patronali

Le feste dedicata al Santo patrono del paese o addirittura di una frazione costituiscono unfilo conduttore che parla di tradizioni, di gastronomia e di religione.

Infatti ad ogni festa corrisponde un piatto molto ricco, che differisce in molto dalla tradizionale alimentazione un tempo più che oggi e che viene vissuto come un tributo al Santo. Inoltre ad essa è associato un particolare tipo di musica, che va dalla classica banda alla musicalità popolare della tammorra.

A volte poi il motivo religioso si unisce a quello storico, così per i festeggiamenti di giugno dedicati a S. Andrea, patrono di Amalfi, per ricordare la protezione del Santo in occasione di un attacco dei Saraceni, oppure con la necessità di controllare la funzionalità dei sistemi di sostegno alle aree terrazzate, come ha rivelato la lettura antropologica di una festa che si svolge sul Monte Falerzio, che si erge su Maiori, e che è dedicata alla Madonna Avvocata.


Processioni

La processione in onore di un Santo o della Madonna, o ancora in occasioni importanti dell’anno, ha un valore che coinvolge non solo il sentimento religioso ma anche quello antropologico.

La Costiera Amalfitana in questo senso offre un patrimonio ricchissimo di elementi su cui soffermare la propria attenzione: dalle processioni del Santo protettore del paese che assume il carattere di un vero e proprio tributo di devozione a colui che protegge gli abitanti dai pericoli e che a volte ha delle caratteristiche particolari, come il movimento della statua secondo uno schema prestabilito per cui i portatori del simulacro si muovono a passo di danza, a quelle del Cristo Morto del venerdì Santo, che sono accompagnate dal canto dei “battenti”, cioè degli epigoni degli appartenenti alle confraternite di flagellanti, oppure a quelle che aprono il periodo natalizio e le cui processioni sono accompagnate dal suono delle zampogne. Interessante notare come nei comuni costieri tutte le processioni hanno un momento particolarmente importante nel passaggio vicino al mare o addirittura nell’arrivare alla riva del mare; si chiede così al Santo o alla Vergine la protezione nelle attività quotidiane della pesca.